Wednesday, December 20, 2006
NATALE IN BRASILE

La cosa piu’ caratteristica del Natale brasiliano e’ che non c’e’ niente di caratteristico.
Uno cerca disperatamente di conoscere usanze, tradizioni, costumi locali e scopre che tutto quanto riguarda il Natale e’ stato, piu’ o meno sciaguratamente a seconda dei punti di vista, importato pari pari dalla civilta’ occidentale.
Chiaramente qualcosa e’ stato localizzato: ad esempio, non ci sono Jingle Bells o Bianco Natal ma i loro corrispondenti portoghesi (si passa dalla banale “Noite Feliz”, alla festosa “Alegria de Natal”, continuando con “Pinheirinhos que Alegria”, “Viva o Menino Jesus” per finire con la scacciascettici “O Natal Existe”).
Per il resto, l’orgia di Babbi Natali (Papa Noel) panciuti, di alberi di Natale, di luminarie, di stelle comete, di festoni, di slitte, di renne e di pupazzi innevati e’ la stessa che in una qualsiasi citta’ italiana, europea o americana che dir si voglia. Con un accento, se possibile, ancora piu’ spudorato sul lato commerciale della ricorrenza: non si contano gli inviti a spendere, a consumare, a celebrare il sacro rito dell’acquisto natalizio, perche’ e’ solo comprando che si e’ felici (uno degli slogan piu’ gettonati e’ “E’ Natale, vieni ad essere felice nel negozio X”).
Tutto come a casa nostra? A ben vedere una piccola differenza concettuale c’e’.
In Brasile dicembre equivale un po’ al nostro luglio. Gli autoctoni che celebrano il Natale lo fanno passeggiando a torso nudo, con i boxer da bagno e le infradito. 30 gradi e’ la temperatura standard e lo scenario tropicale include palme, cocco, vu cumpra’, condizionatori a palla (chi se lo puo’ permettere) e sole alto e cocente sin dalle 5 del mattino. Tanto che il tradizionale pino innevato e’ sostituito dalla piu’ comune palma da cocco, agghindata con festoni perche’ siamo pur sempre a Natale.
In questo scenario surreale, provate voi a spiegare a un bambino brasiliano, che in vita sua non ha mai visto la neve ne’ probabilmente la vedra’ mai, perche’ quel ciccione di Babbo Natale gli viene a portare il regalo a bordo di una slitta, vestito di un completo che avrebbe caldo in Siberia, figuriamoci qui vicino all’Equatore. Come fa a resistere e a non crepare dal caldo sotto quella barba bianca, e cosa sono quelle strane bestie che si porta con se’.
Gia’ che ci siete, provate a spiegargli perche’ Babbo Natale lo trovano solo sotto le luminarie dei grandi centri commerciali o delle (pochissime) strade ricche; o perche’, se mai e’ passato anche solo vicino ad una favela o ha visto bambini vivere in strada al lato di un semaforo, anche qui non la smette di ridere, con il suo “Ho Ho Ho” quasi irrisorio.
 
posted by staff at 6:59 AM | Permalink |


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