Tuesday, January 16, 2007
LAVORO PIANO, SONO BRASILIANO: LA PSEUDOGUIDA TURISTICA
Diplomarsi guida turistica in Brasile non dev’essere troppo difficile.
Appena si arriva in qualche sito di rilevanza storica e si ha una anche minima apparenza occidentale, sedicenti guide locali spuntano come funghi e fanno a gara per esibirvi le meraviglie della citta’, promettendo di portarvi in luoghi fuori dalle solite tratte a cui solo loro hanno accesso (salvo poi maledire la sorte quando trovate chiuse 12 attrazioni su 13). Di solito c’e’ una media di due guide per ogni turista - se poi mettiamo in conto che alcuni turisti si farebbero anche volentieri i fatti loro, si capisce come la battaglia per accaparrarsi i pochi turisti paganti sia spesso senza esclusione di colpi.

La guida turistica brasiliana sfoggia o un tesserino di dubbia autenticita’ o una maglia con qualche scritta sbiadita che riguarda qualche associazione turistica locale. Nel chiederti la “mancia” finale non tralascia di citare misteriosi bambini in qualche modo inerenti a quella associazione, a cui la vostra mancia dovrebbe in teoria andare a finire. Il sospetto che la mancia invece che ai bambini vada al barista di fiducia della guida e’ piu’ che fondato.

In una sorta di circolo virtuoso dell’economia, la guida turistica da’ una mancia al tassista che consegna l’improvvido turista nelle sue avide mani. D’altra parte, riceve in egual misura dal negoziante di souvenir locali a cui da’ in pasto il turista alla fine del tour.

 
posted by staff at 3:05 PM | Permalink |


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